Terramare

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poesie di Angelo Curcio
Nota di Costanzo Ioni

Il lavoro di Curcio ha questa forza, richiama dal profondo un mondo di relazioni sopite che riemergono dalle voragini in cui la frenesia del quotidiano le ha accantonate. (Costanzo Ioni)

ZONA | libro pp. 110 | ISBN 9788864389745 | collana di poesia Level 48

Descrizione

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Terramare racchiude liriche composte in un lunghissimo arco temporale (le più antiche risalgono a più di venticinque anni fa), ma sottoposte a un radicale lavoro di riscrittura che le rende di fatto tutte contemporanee. Strutturalmente si divide in quattro “capitoli”, introdotti ciascuno da versi tratti da una lirica di Silvana Pasanisi: una divisione non a compartimenti stagni, piuttosto la necessità di accorpare le liriche sulla base di suggestioni, sulla predominanza di un elemento (terra o acqua) sull’altro. Dal punto di vista stilistico il lavoro di editing ha visto la pressoché totale abolizione dei segni di punteggiatura e delle maiuscole (inserite solo dove strettamente necessario) nonché la rinuncia a titoli per le singole liriche, sostituiti da una progressiva numerazione romana.

Nella scrittura di Terramare l’uomo è protagonista, non per lascito divino o di presunta superiorità sugli elementi e sugli altri esseri viventi, ma perché le sue azioni, il suo sentire, i suoi sentimenti trovano riscontro, diretto o simbolico, tanto nella percezione di insondabili abissi marini quanto nel minimo lavorio di una goccia d’acqua: un dono raro, privilegiato, non esente da responsabilità, un “debito di riconoscenza” verso qualcosa che “sopravvive a noi a tutti a tutto”.

Angelo Curcio. Nato ad Avellino nel giugno 1966, dal 2006 vive a Lercara Friddi, nell’entroterra palermitano. Sue liriche hanno ricevuto positivo riscontro in vari certamina (Soragna, Petruro Irpino, Montepulciano e soprattutto Conza della Campania, con un primo premio nel 2017 e piazzamenti d’onore nelle due edizioni successive). Ha pubblicato le raccolte di poesia Con una pietra al collo e un groppo in gola (2010, omaggio a Fabrizio De André), Luna dei terremotati (2010, nel trentesimo anniversario del sisma dell’Irpinia) e La preparazione all’aria (2012; quest’ultimo scritto a quattro mani con la poeta tarantina Silvana Pasanisi). Tra il 2015 e il 2017 ha pubblicato tre racconti di science fiction su altrettanti numeri dell’antologia di genere Scritture Aliene (Editrice GDS); successivamente sono stati ristampati come singoli e-book, disponibili sulle principali piattaforme librarie.

Immagine di copertina Maurizio Tolotti