Poesie SLAtenti

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di Dario Meneghetti
a cura di Guido Caserza
prefazione di Giorgio Silvestri
postfazione di Francesca Ruth Brandes

Il ‘poeta immobile’ che scrive con lo sguardo: “La poesia di Meneghetti è un’esemplare risposta a una condizione estrema di vita”.

ZONA | libro pp. 110 | ISBN 9788864388182

Descrizione

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“Oggi Dario è un prigioniero: prigioniero del suo corpo a causa di una malattia, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Scrive con l’ausilio di una tastiera videocomandata dallo sguardo: non una cosa semplice, ma è l’unico mezzo di comunicazione che gli è rimasto. Molti scrittori sono stati dei prigionieri, molte opere sono state scritte in un carcere o parlano di una prigionia. (…) Ma oggi, per Dario, scrivere significa anche di più, significa essere vivo”. (dalla prefazione di Giorgio Silvestri)
L’umorismo è il tratto dominante di questa raccolta poetica. L’irruzione del comico nella vita, anche nei suoi aspetti più drammatici, è sintomo di vitalità, di un’indomita ilarità che non vuole mai venire meno, e che in queste poesie può anche essere declinata nei termini di una malinconica, paradossalmente allegra, autoironia.

Dario Meneghetti
Nato a San Donà di Piave nel 1970, ha cantato come tenore nel coro della Fenice di Venezia. Dai primi anni Novanta ha fatto parte della redazione della fanzine Limbranauta. Ha pubblicato le raccolte di versi Poesie SLAtenti (ZONA, 2019), Anima parvula (dei Merangoli, 2020), In un guscio di luna (Fiorina, 2022), Killertango (ZONA, 2022) e l’antologia Poesie scelte (ZONA, 2021). Suoi scritti prevalentemente in prosa si trovano nei volumi collettivi Limbranauta è stato qui (Youcanprint, 2018) e Limbranauta. Il lato D (Youcanprint, 2020). Affetto da SLA-sclerosi laterale amiotrofica, scrive con l’ausilio di una videotastiera comandata dallo sguardo.