Descrizione
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Questo volume fa seguito a quello pubblicato nel 2018 sul percorso di mediazione comunitaria in ambito penitenziario presso il reparto femminile della II Casa di Reclusione di Milano Bollate nel biennio 2017-2019, esperienza pilota italiana. L’inizio della pandemia da coronavirus, a fine febbraio 2020, ha scombussolato il normale e quotidiano vivere anche dentro il carcere, dove – per contrastare il contagio, che non fa distinzione di ruoli – tutti i progetti portati dall’esterno sono stati esclusi, per precauzione. Solo a metà 2020, e con tutte le cautele necessarie, alcuni degli attori del Terzo settore hanno ripreso le proprie attività, in Italia. Tante sono le riflessioni che – in questo periodo sospeso – sono emerse tra chi lavora alla sensibilizzazione e all’attivazione di gruppi di mediatori/mediatrici tra pari dentro gli istituti di reclusione. Questo libro testimonia che il loro alacre lavoro, anche di elaborazione, e il percorso intrapreso a Bollate non si fermano.
Juan Pablo Santi è nato a Jovita, in provincia di Cordoba, Argentina. Laurea in scienze politiche e master in Management di politiche pubbliche presso l’Università Cattolica di Cordoba. Master di II Livello in Management culturale internazionale e dottore in scienze politiche (indirizzo storia, politiche e linguaggi delle relazioni interculturali) per l’Università di Genova. Il suo specifico ambito di studi sono i linguaggi artistici e la trasformazione del conflitto. A livello lavorativo svolge diverse attività nel campo del management culturale e della mediazione comunitaria