Descrizione
Con i contributi e le testimonianze di Marco Caporali, Roberto Colasanti, Teresa Coratella, Angela Di Pietro, Imma Giuliani, Marco Palladini, Roberto Roversi, Federica Sciarelli, Silvia Tessitore
Dissimulare il dramma. Questo Donatella cercò sempre di fare, specialmente in poesia, in questo trasferire, tracimare a parole, o recitar cantando, ritualizzare perfino, a teatro, quel che restava della sua semplice vita di ragazza, perché in qualche modo rinascesse… Plinio Perilli
Mi immagino Donatella seduta, con una penna in mano. Chissà se scrivere le sue poesie le ha dato un attimo di tregua, almeno uno, da quei ricordi che le hanno segnato la vita. Federica Sciarelli
Questa è un’eredità universale, il racconto intimo di come una vita possa essere spezzata e gettata nel continuo tormento che le impedisce la libertà di essere, la libertà di amare. Imma Giuliani
Il nome di Donatella Colasanti, con quello dell’amica Rosaria Lopez, resta associato a uno dei fatti di cronaca più tragici degli anni Settanta, il “massacro del Circeo”. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975 le due ragazze – diciannove anni Rosaria, diciassette Donatella – furono sequestrate e seviziate da tre neofascisti della “Roma bene” (Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira) in una villetta del litorale di Latina. Gli aguzzini volevano sbarazzarsi delle vittime: Rosaria morì, Donatella riuscì a sopravvivere fingendosi morta. I corpi delle due giovani furono ritrovati fortunosamente nel bagagliaio di un’auto. E’ impossibile immaginare quanto debba essere costato a Donatella tornare alla vita “normale”, dopo quel trauma, ma lei si diplomò all’istituto magistrale e trovò nella scrittura e nel teatro la propria voce, con lo pseudonimo di Donatella Del Greco.
In questo libro sono raccolte – insieme a numerose, belle immagini di lei – molte delle sue poesie, edite e inedite, pubblicate per volontà del fratello Roberto: la vita di Donatella si è fermata nel 2005 per un tumore al seno, ma i suoi versi continuano a testimoniare la vitalità, il coraggio, la tenacia di una donna che non si è mai piegata alla violenza subita, e che l’ha anzi riscattata anche grazie alla poesia.
Ascoltai la mia voce è un sentito omaggio alla sua storia. Vi sono contenute le sillogi edite Cammino nelle parole (con la prefazione originale di Roberto Roversi) e Regina Madre, insieme alle sillogi inedite “Facciamo pace, sì, Donatella”, Oro è il silenzio, Parole saziate e L’attesa svanita.
Donatella Colasanti
Nata a Roma nel 1958, si è spenta nel 2005 per un tumore al seno. Sopravvissuta fortunosamente al “massacro del Circeo” – nel 1975, all’età di 17 anni – Donatella si diplomò e prese a scrivere, soprattutto versi che ha pubblicato in volume (anche grazie a Roberto Roversi) e performato in pubblico in numerosissime occasioni con il nome d’arte di Donatella Del Greco, perché non la si associasse alla tragedia a cui era scampata.