Scriverne fa bene

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Descrizione

L’irruzione della malattia nella vita di una persona rappresenta un evento traumatico a cui si può reagire in modi diversi, specialmente se si tratta di cancro. Ma se la persona malata riesce a trovare una propria voce per raccontarla, allora inizia a mutare la percezione stessa della malattia e del proprio status: da paziente rassegnato a protagonista consapevole delle trasformazioni che si vivranno durante il percorso di cura, che si concluda o meno con una guarigione completa e definitiva. E’ quel che è accaduto a un gruppo di cancer blogger italiane che – come altre persone nel mondo, attraverso il web, la scrittura pubblica e la condivisione e infine con un portale vero e proprio, Oltreilcancro.it – hanno lanciato una sfida alla solitudine e al silenzio che in genere accompagnano la malattia, per sperimentare un’importante forma di “terapia complementare”: la blogterapia. Una pratica sempre più diffusa, ormai assunta anche dalla medicina ufficiale.

Quando una persona si ammala gravemente vive un senso di smarrimento, come se avesse perso ogni punto di riferimento, l’intera mappa che fino a quel momento ne ha guidato l’esistenza: in questi casi scrivere di sé può rivelarsi prezioso a reimpostare le giuste coordinate. Se l’autonarrazione aiuta progressivamente la persona a dare senso all’esperienza vissuta, ne rende anche possibile la comunicabilità, la condivisione con gli altri, suscitando quella solidarietà umana ch’è fondamentale per sopportare il peso della sofferenza. Con internet e i blog, la diffusione di questi racconti avviene addirittura in tempo reale, e con un numero di persone potenzialmente illimitato ed eterogeneo. Questa socializzazione del vissuto ha ampliato i confini del narrabile, accogliendo la malattia tra i temi oggetto di scrittura e condivisione. Se poi la malattia è una malattia mitologica come il cancro, scriverne pubblicamente, giorno dopo giorno, non solo aiuta a ridimensionare il mostro ma trasforma un’esperienza intima, se non solitaria, in un racconto pubblico, in una narrazione condivisa: insomma, in una vera e propria blogterapia.

Julia 27 agosto
Scriverò finché questo blog sarà lo svuotatasche dell’anima, l’amico buono – e un po’ strambo – che ascolta tutto e non fa una piega quando vede le tue ombre, perché pensa di conoscerle meglio di te.

Giorgia Biasini (Roma, 1967) Laureata in storia dell’arte, bibliotecaria, blogger, collabora attivamente ed è tra le fondatrici del portale Oltreilcancro.it e di Annastaccatolisa – Associazione per la prevenzione, la ricerca e la cura dei carcinomi mammari. E’ autrice del libro autobiografico Come una funambola. Dieci anni in equilibrio sul cancro (ilmiolibro.it, 2010). Il suo blog è www.ilmiokarma.wordpress.com