Oltrepassare il muro

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Di Juan Pablo Santi

Se, accogliendo la definizione di Alejandro Nató, interpretiamo la comunità come “un gruppo specifico di persone che vive in un’area geografica delimitata, condivide una cultura comune, organizzato intorno a una struttura sociale, che si mostra consapevole della sua identità”, non è difficile sostenere che tutto quanto costituisce il mondo di un istituto penitenziario comunità non è, se non nella condivisione – non voluta – degli spazi.
(Francesca Romana Valenzi)

ZONA | pp. 142 | collana Mediazione Comunitaria | ISBN 9788864389035

Descrizione

Eppure, chi conosce il carcere lo sa, in quegli spazi definiti da altri, non voluti, non cercati, si costruisce e si vive una cultura che diventa comune, si definisce una struttura sociale, prende forma un’identità. Un’identità che ricerca, giorno per giorno, una sua definizione e una sua affermazione, e i cui attori si muovono in un protagonismo che è insieme collettivo, individuale e di gruppo. […] La sfida allora è andare a ricercare quella “terra di mezzo”, quegli elementi “altri” che determinano e caratterizzano un istituto penitenziario, rendendolo diverso da un altro, che costituiscono “quella comunità”, non eludendo ma gestendone i conflitti e integrando gli interessi degli attori coinvolti. Credo che le interessantissime esperienze raccontate in questo testo costituiscano proprio questo: la sfida alla ricerca di un possibile nell’impossibile, laddove gli aspetti teorici hanno saputo declinarsi nella concretezza della quotidianità, andando a ricercare gli elementi su cui far leva in ogni diverso contesto. (Francesca Romana Valenzi)

Juan Pablo Santi è nato a Jovita, in provincia di Cordoba, Argentina. Laurea in scienze politiche e master in Management di politiche pubbliche presso l’Università Cattolica di Cordoba. Master di II Livello in Management culturale internazionale e dottore in scienze politiche (indirizzo storia, politiche e linguaggi delle relazioni interculturali) per l’Università di Genova. Il suo specifico ambito di studi sono i linguaggi artistici e la trasformazione del conflitto. A livello lavorativo svolge diverse attività nel campo del management culturale e della mediazione comunitaria