Descrizione
Eppure, chi conosce il carcere lo sa, in quegli spazi definiti da altri, non voluti, non cercati, si costruisce e si vive una cultura che diventa comune, si definisce una struttura sociale, prende forma un’identità. Un’identità che ricerca, giorno per giorno, una sua definizione e una sua affermazione, e i cui attori si muovono in un protagonismo che è insieme collettivo, individuale e di gruppo. […] La sfida allora è andare a ricercare quella “terra di mezzo”, quegli elementi “altri” che determinano e caratterizzano un istituto penitenziario, rendendolo diverso da un altro, che costituiscono “quella comunità”, non eludendo ma gestendone i conflitti e integrando gli interessi degli attori coinvolti. Credo che le interessantissime esperienze raccontate in questo testo costituiscano proprio questo: la sfida alla ricerca di un possibile nell’impossibile, laddove gli aspetti teorici hanno saputo declinarsi nella concretezza della quotidianità, andando a ricercare gli elementi su cui far leva in ogni diverso contesto. (Francesca Romana Valenzi)
Juan Pablo Santi è nato a Jovita, in provincia di Cordoba, Argentina. Laurea in scienze politiche e master in Management di politiche pubbliche presso l’Università Cattolica di Cordoba. Master di II Livello in Management culturale internazionale e dottore in scienze politiche (indirizzo storia, politiche e linguaggi delle relazioni interculturali) per l’Università di Genova. Il suo specifico ambito di studi sono i linguaggi artistici e la trasformazione del conflitto. A livello lavorativo svolge diverse attività nel campo del management culturale e della mediazione comunitaria