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il libro / musica |
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PAOLO CONTE
Elegia di una canzone
di Isabella Maria Zoppi
Con interviste esclusive
a Enrico de Angelis e Antonio Marangolo
ZONA 2006
pp. 144 - EURO 13
ISBN 88 89702 55 9
Collana AminoaCiDi
diretta da Lorenzo Còveri
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“A me diverte scrivere musica, voglia di scrivere parole non ce l'ho mai…”, confessa Paolo Conte. Eppure arriva un momento, quando la musica è finita, in cui le parole diventano l'ultimo strumento necessario, la voce che manca per completare il disegno sonoro, “parole scritte dalla stessa mano” – come dice l'artista astigiano – una mano paziente e maestra, disposta a consumarsi nella fatica di “tagliare, cancellare, ricominciare senza posa”, finché ogni sillaba trovi l'incastro giusto con la sua nota. La scrittura di Paolo Conte è un'alchimia di linguaggi, segni, simboli e sonorità che s'allacciano, nutrendosi e interpretandosi a vicenda, per sostenere l'architettura di un'unica, vasta metafora che ci permette, se non proprio di afferrare, quanto meno di navigare il mondo, o quella visione del mondo sottesa all'opera dell'avvocato. Un universo descrittivo ed evocativo, singolare e comprensivo, la cui cifra peculiare ha reso Paolo Conte un'icona della musica in generale, e in particolare della canzone d'autore: quasi contro la sua stessa volontà, e in gran parte proprio grazie a quei testi che non ha mai voglia di scrivere, lui che pensa a se stesso come a un compositore, a un capo d'orchestra, a un uomo-scimmia del jazz...
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l'autore |
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Isabella Maria Zoppi
(Sanremo, Imperia)
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