Enrico de Angelis - nel Club Tenco dall'anno di fondazione 1972, responsabile artistico dal 1996 - ha iniziato il suo lavoro nella carta stampata nel 1969: "Tanti giornalisti lo fanno, ci sono cascato anch'io, con la scusa che il giornalista ho cominciato a farlo quarant'anni fa. Ho raccolto in un libro una copiosa messe di miei articoli, limitandomi al campo che mi ha più appassionato per tutta l'esistenza: la musica e dintorni, in particolare la canzone, la canzone d'autore, il teatro musicale".
Il libro è Musica sulla carta. Quarant'anni di giornalismo intorno alla canzone (ZONA - pp. 536 - euro 25). L'indice dei nomi conta circa duecento artisti, dei quali de Angelis si è variamente occupato nel corso del tempo, con varie escursioni extramusicali. Ma la singolarità della raccolta non sta solo nella generosa quantità di materia prima che de Angelis mette a disposizione del lettore, quanto nel fatto che solo in un caso (Astor Piazzolla) si tratta di interviste: "Gli scritti sono molto personali - dice nell'introduzione - e si riferiscono in prevalenza a spettacoli dal vivo oppure (ma molto meno) a uscite discografiche particolarmente rilevanti; e dunque vi si può leggere il percorso di ciascun artista ricostruendo alla fine, come in un puzzle, un'epoca consistente della storia della musica italiana".
Fin dal suo primo articolo (Luigi Tenco: un utile ritorno - L'Arena, 13 dicembre 1969), è stato Enrico de Angelis a coniare l'espressione "canzone d'autore", poi entrata nell'uso corrente per definire quel modo d'intendere il rapporto tra testi e musica alla ricerca di soluzioni sostanzialmente alternative rispetto alle mode correnti, al quale de Angelis ha praticamente dedicato un'intera vita, e che – possiamo dire – insieme a lui si è evoluto nel corso di questi quarant'anni, senza dar mai cenno di stanchezza. E questo lo dimostra proprio la straordinaria vitalità del Premio Tenco, l'annuale Rassegna sanremese della Canzone d'Autore che de Angelis dirige.
In questa raccolta di articoli, gli eventi della cronaca sono pretesto all'esercizio riflessivo e critico su ciascun artista: con una nettissima prevalenza, come si diceva, di cantautori. Tra questi, i più citati, esaminati, evocati sono sicuramente Luigi Tenco - al quale, in qualche modo, de Angelis deve il rapporto con L'Arena di Verona, il giornale per il quale ha lavorato dal 1969 fino alle dimissioni, nel 2003 - insieme a Paoli, Gaber, Jannacci, De Gregori, Dalla, e Paolo Conte, che scrive dell'autore: "Enrico de Angelis è un autentico pioniere della critica e della saggistica nel mondo cantautorale. I suoi articoli sono esemplari per la colta scrittura, la preparazione storica e il caldo entusiasmo semantico. Per quanto mi riguarda, mi sono sentito per tanti anni sostenuto, illustrato e spiegato dalla sua penna quasi con l'aggiunta sensazione di avere in lui un critico a mia personale disposizione. E così sarà probabilmente per gli altri artisti di cui si è occupato. Benvenuto questo libro che raccoglie il meglio del suo lavoro".
"La colta scrittura, la preparazione storica e il caldo entusiasmo semantico" sono quelli di una grande firma del giornalismo italiano – di cui in questo libro seguiamo cronologicamente l'evoluzione del linguaggio e del pensiero – che in fatto di canzone d'autore ne sa una più di tutti, alla quale molti allievi e colleghi sono sicuramente debitori e alla quale il prossimo MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (28 e 29 novembre 2009) conferirà un premio speciale alla carriera. |
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