|
il libro / musica |
|
|
Una biografia artistica e sentimentale del "Passerotto" della canzone realista francese.
La figlia dell’acrobata di strada, che la leggenda vuole nata sul boulevard
di Belleville grazie all’aiuto
di un poliziotto, passa nella vita dall’estrema miseria alla gloria, in un'altalena di felicità,
drammi intimi e pubblici,
gesti memorabili e piccole dimenticanze riaffiorate, amori incensati e perduti - Montand, Moustaki, Cerdan, Sarapo -
e grandi amicizie creative, come Aznavour. L’eroina popolare che «amava cantare la vita
al bordo delle lacrime» era
in realtà una donna che sapeva ridere e approfittare di ogni attimo dell'esistenza, e ha fatto la fortuna di tutti i suoi partner.
Questa piccola creatura dalla voce potente - partorita controvoglia e vissuta in lotta contro il realismo che cantava - aveva un fiuto infallibile per l'altrui talento ed era capace, sull'onda del trasporto, di mettere a disposizione di quel talento tutta sé stessa, e trasformarlo in oro. A questo mistero alchemico - appunto, filosofale - si è appassionato l'autore Pascal Schembri nell'affrontare il racconto della vita inquieta e ribelle di Édith Piaf, a partire dalla domanda contenuta nel titolo del suo ultimo successo - A cosa serve l'amore? - e nella traccia della sua intera esistenza.
Quanta biografia c’è nella creatività di un artista, e quanta se ne può distillare dalla sua opera? Quanto la sua eccellenza attrae altre eccellenze? Quanto l’amore, anche inteso come pura passionalità erotica, amplifica il fenomeno espressivo e trasmette genialità, come per contagio? Dopo vari ritratti psicologici e ricostruzioni romanzesche, questa vita di Édith Piaf - a cinquant'anni dalla scomparsa - è narrata principalmente attraverso il suo percorso artistico e sentimentale. "A cosa serve l’amore?", chiedeva "il Passerotto" della canzone realista francese nell'ultimo successo, cantato in coppia con l’ultima fiamma Théo Sarapo. Tutta la sua storia non è altro che ricerca di una risposta possibile a questo interrogativo universale.
|
|
|
|
|
|
|
l'autore |
|
Pascal Schembri
(Realmonte, Agrigento) |
|
Residente a Parigi da oltre trent’anni, è autore prolifico e versatile che ha pubblicato con vari pseudonimi pamphlet, gialli psicologici, racconti sentimentali e riflessioni filosofiche, libri d’inchiesta sulla violenza domestica e opere di narrativa ispirate alla libertà d’opinione. Dopo Essere Françoise Sagan e Marilyn Monroe. Ritratto di un’icona, Schembri affronta in questo nuovo lavoro, con stile e passione, il profilo di un’altra donna leggendaria del Novecento. |
|
|
|
|
|