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il libro / poesia |
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MUSEO DELL'UOMO
Poesie e poemetti 1994-2020
con una nota di Giulio Ferroni
Editrice ZONA, 2020
libro pp. 276 - EURO 21
ISBN 9788864389042
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"Poesia inarrestabile, quella di Plinio Perilli: come in un fluire ininterrotto della parola che si confronta con tutti gli aspetti del mondo, che, nel dar voce all’umano, a un appassionato bisogno e desiderio di umanità, mira a raccoglierne e a conservarne religiosamente le tracce più varie, in quello che il titolo stesso di questa raccolta indica conseguentemente come Museo dell’Uomo. Museo di questo volere, cercare, riconoscere l’umano nelle forme che si presentano nel tempo attraversato, nelle persone frequentate e amate, nella comune ricerca di valore e di senso, nell’interrogazione della gioia e del dolore". (Giulio Ferroni)
"Ho cominciato a scrivere – e via via immaginare, poi architettare, concretare – Museo dell’Uomo nell’ottobre del 1994. [...] Ho costruito questa raccolta di poesie e poemetti civili con la certezza e il bisogno di una lirica che non fosse più solo arzigogolo testuale, o performance sperimentale, ma neanche elegante avvitamento di stile, manierismo alchemico-intellettuale, esercizio postermetico o peggio smielata effusione romantica. Poesia (e pulsione – conosciamo Freud) assolutamente moderna: dettame in verità scontato, dopo la parabola irriverente e i lampi fatati di Rimbaud; ma comunque in strenua ricerca, se non archeologica, emotiva, delle nostre radici culturali, delle nostre vestigia profonde, ineludibili". (Plinio Perilli) |
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l'autore |
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Plinio Perilli
(Roma, 1955)
(foto di Enzo Eric Toccaceli)
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Ha esordito nel 1982 con un poemetto pubblicato sulla rivista Alfabeta. La sua prima raccolta poetica è del 1989, L’Amore visto dall’alto. Seguono i racconti in versi Ragazze italiane (1990) e, a chiudere una sorta di trilogia della giovinezza, Preghiere d’un laico (1994). Critico e saggista, ha curato molti classici e l'antologia Storia dell’arte italiana in poesia (1990). I suoi Petali in luce (1998) sono un vero e proprio calendario lirico-emotivo. Melodie della Terra (1998) è invece un vasto studio sul Novecento italiano in rapporto all’idea di natura. Ha scritto anche un compendio sul cinema in rapporto alle altre arti (Costruire lo sguardo. Storia sinestetica del cinema in 40 grandi registi, 2009) e un vasto canzoniere – quasi un romanzo in versi – sull’amore, Gli Amanti in Volo (2014).
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recensioni |
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