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il libro / spettacolo |
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EMMA DANTE
PALERMO DENTRO
di Andrea Porcheddu
con interventi di
Patrizia Bologna -
Goffredo Fofi -
Rodolfo di Giammarco -
Gerardo Guccini
- Renato Palazzi -
Elena Stancanelli -
Cristina Valenti
con un'intervista a Emma Dante
di Andrea Porcheddu
e Patrizia Bologna
ZONA 2010 - nuova edizione
aggiornata e arricchita
pp. 186 illustrate b/n - EURO 17
ISBN 978 88 6438 082 7
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Il teatro della regista e autrice Emma Dante e della Compagnia Sud Costa Occidentale è esploso sui palcoscenici italiani ed internazionali nel volgere degli ultimi dieci anni. Una teoria di spettacoli che racconta una città, Palermo, e una regione, la gente che vi abita, la cultura del Meridione, ma anche il Sud del mondo, quasi un luogo dell’anima: un teatro che nasce dalla spazzatura come dai riti, dalle risate e dagli stupri, dal dolore urlato e dalle facce grottesche di una popolare
Via Crucis, da modernità e arcaismo, sacro e profano.
Questo volume a più voci prova ad avviare un riflessione sulla complessità e sulla ricchezza del mondo creativo
di Emma Dante, lasciando in primo luogo la parola all’artista e poi ai suoi attori, ma anche aprendo
agli sguardi suggestivi e alle analisi di studiosi, critici
e scrittori come Elena Stancanelli, Rodolfo di Giammarco, Gerardo Guccini, Cristina Valenti, Renato Palazzi, Goffredo Fofi, Patrizia Bologna.
Emi è un’artista intelligente, e vera, perché è capace di non distogliere lo sguardo. (Elena Stancanelli)
Il centro del corpo di Emma Dante è un punto inequivocabile, una zona nevralgica.
(Rodolfo di Giammarco)
Intorno a Emma, gli habitat circoscritti e funzionali delle enclave teatrali si sono ormai lacerati liberando la percezione d’una città-mondo. (Gerardo Guccini)
L’invenzione di Emma Dante è frutto di una «rinascita»: il ritorno a Palermo, la «città natale dimenticata», dopo la formazione in continente. (Cristina Valenti)
Negli spettacoli di Emma Dante la religiosità è meno neutra, meno spiazzata rispetto al suo orizzonte naturale, connessa ai valori dell’ambiente al quale la regista attinge. (Renato Palazzi)
Emma ha radici forti e lontane, e ha commerci forti nel presente, ma con una sua libertà che ricerca l’estremo. (Goffredo Fofi)
Emma è così, silenziosa e strepitante,
vulnerabile e irruente, indulgente e irascibile. Terribili sono le voci che corrono sul suo conto,
sulla sua aggressività e sulla sua aggressione,
sulla sua maniacalità e sulla sua rabbia.
Sulla passionalità. Ed è tutto vero.
(Patrizia Bologna)
Emma Dante urla e strepita l'amarezza di chi è ai margini, denuncia le violenze e le vessazioni che si consumano, silenziosamente, nell'ombra... (Andrea Porcheddu)
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PALERMO DENTRO
Il teatro di Emma Dante
di Andrea Porcheddu
ZONA 2006 - 1a edizione
pp. 198 - EURO 19
ISBN 88 87578 36 2
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l'autore |
Andrea Porcheddu (1967), critico teatrale e giornalista, vive a Roma. Insegna metodologia della critica dello spettacolo alla facoltà di design e arti dello IUAV di Venezia, ed è direttore responsabile del bimestrale Teatro/Pubblico, edito dal Teatro Stabile di Torino. Ha collaborato con diverse testate nazionali e scrive per delteatro.it. Ha pubblicato per ZONA Palermo dentro. Il teatro di Emma Dante (2006), per altri editori L’invenzione della memoria: il teatro di Ascanio Celestini (2005), Il compagno di banquo: scritti su teatro e scuola (2002), Adriatico, manuale per un viaggio teatrale nei Balcani (2001), Casa degli Alfieri, la terra e la poesia (2001), numerosi saggi e il romanzo Piccola tragedia, in minore (2000). |
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