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il libro / narrativa |
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Ecco come stanno le cose, ecco come era Buonaventura, con il suo abito rosso e il suo assegno di un milione di euro in tasca, e l’odore pestilenziale che lo circondava, che ricordava a tutti che – ragazzi – godetevi la vita che poi si crepa, e tutti godevano, era la mezz’ora magica, ricordate?, era il momento topico, non ci eravamo spostati
di un millimetro, eravamo sempre nello stesso posto, tutti erano pronti e solo Buonaventura puzzava.
Un racconto folle sul mondo letterario del futuro. Reggio Emilia, anno 2014: il signor Buonaventura è alla ricerca del vangelo apocrifo
di Tommaso Copto. Dovrà districarsi fra scrittori che straparlano, poetesse erotomani, pittori che disegnano serpenti, e giornaliste americane che difendono l’ennesima guerra in Iraq. Sarà un ometto verde che crede di essere la reincarnazione del drammaturgo svedese Strindberg a portare il nostro sulla strada della verità. |
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l'autore |
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Fabrizio Venerandi |
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Ha scritto in versi -
Il trionfo dell’impiegato (Zona 1999) - e in prosa: L’amore è un cavolfiore (Coniglio 2006), Altea e lo scimmiotto (B.C.E. 2009), Chi ha ucciso David Crane? (Quintadico-
pertina 2010). Il suo stile – lunghissimi, ininterrotti periodi, da perdere il fiato – lo rende inconfondibile.
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