E' quanto meno singolare che un uomo di legge - quale l'autore è, abituato quindi alla salda regola del diritto - si abbandoni al fantasy dopo un'abbondante produzione di testi giuridici e politici. Questa originale raccolta di fiabe e leggende, che riecheggiano nella lingua e nelle vicende la migliore fiabistica tradizionale, segna l'esordio di Andrea Colli Vignarelli nella narrativa fantasy. Una penna colta e raffinata ci porta lontano dalla realtà che ci circonda, in un mondo popolato da cavalieri, fate, draghi, ninfe e folletti, ma soprattutto da uomini e donne che, tra amore e crudeltà, speranze e delusioni, recitano l'infinita lotta tra il Bene e il Male, la Vita e la Morte.
"Benissimo, mia nobile Signora, ma ti sei scordata di dirmi una cosa: quando ci rivedremo?" / "Hai ragione giovanotto, stavo dimenticando questo piccolo dettaglio. Sai, un po' mi dispiace, ma non posso farne a meno: la Morte non concede sconti, ma devo amettere che, abituata alle facce angosciate di quelli che vengo a prendere, il tuo atteggiamento sopravanza di gran lunga quello di tutti gli altri.E sia: ti concedo sette giorni da oggi. Tra una settimana esatta, ci ritroviamo qui, nello stesso punto: e fatti coraggio, a volte la Morte non è il peggiore dei mali!" / Bene, Signora Morte, tra sette giorni qui."
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