Nel libro
interventi di
Dario Amata - Knowmark
Lorenzo Benussi - TOP-IX
Claudio Buja - Universal/FEM
Paola Catò - Made in Etaly
Alessandra Cocchi - Camelopardo
Dj Pony - Feel Good Productions
Carlo Galassi - Nokia Music Service
Nicola Ghezzi - Yahoo! Musica
Paola Gregori - 3 Media
Gennaro Iannuccilli - Tj-Net
Mario Limongelli - PMI
Claudia Lisa - EMI Music
Andrea Monta - I-Music
Max Moroldo - Made in Etaly
Andrea Ordanini - Università Bocconi Milano
Gianluca Perrelli - Kiver
Carlo Portioli - Vodafone
Roberto Razzini - Warner Chappell
Andrea Rosi - Sony BMG
Giordano Sangiorgi - MEI
Diego Segalini - Rosso Alice
Claudio Somazzi - Digital Magics
Franco Zanetti - Rockol
interviste a
Renzo Arbore / Francesco Baccini / Caparezza / Deasonika / Elio e le storie tese / er Piotta / Garbo / Gianni Maroccolo / Mao /
Omar Pedrini / Statuto / Sud Sound System / Syria / Tiromancino
Questo libro vuole fare il punto sul mercato italiano della musica in questo momento della nostra storia. E cioè dopo la rivoluzione-internet che a cavallo fra due millenni ha sconvolto i modelli della distribuzione ‘tradizionale’ di musica registrata e alla vigilia di un’epoca in cui tutti – musicisti, editori, produttori e media – dovranno adattarsi a nuovi modelli di business.
L’industria musicale, soprattutto in Italia, sembra disorientata di fronte alle opportunità offerte dal web e dalla telefonia mobile. Secondo una ricerca effettuata dalla rivista “M&D Musica e dischi”, diretta da Mario De Luigi, nel 2007 il fatturato nazionale delle vendite digitali era valutabile in 24,6 milioni di Euro, circa l’8 per cento del mercato totale. Ma le stime divergenti di altre fonti con consentono né di comporre un quadro convincente della situazione, né di azzardare proiezioni attendibili per il futuro.
Da un lato, la crisi delle major e i cali costanti delle vendite. Dall’altro, la ‘resistenza’ delle piccole etichette e dei musicisti indipendenti, che nel web hanno trovato un formidabile (ed economico) alleato.
Su tutto, un pubblico di giovani e giovanissimi, esigente, largamente autonomo nelle scelte, abituato ormai – proprio grazie a internet – a un’offerta ampissima, variegata e poco omologabile alle solite top ten.
Per la musica, la sfida digitale è ormai ineludibile.
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