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il libro / poesia |
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FRAMMENTI DI ME
poesie di Federica Mancinelli
ZONA 2006
pp. 128 - EURO 12
ISBN 88 89702 54 0
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Ora,
volta verso le ultime luci,
guardo il mondo
come per la prima volta.
Strano però…
Chissà quante volte
ho visto quella scena,
eppure ogni volta
è come la prima…
o l’ultima…
Intervista a Federica Mancinelli
Qual è il tuo rapporto con la poesia e la parola scritta?
Ho un rapporto molto stretto con la poesia, la considero parte integrante della mia vita perché mi permette di esprimere tutti quei sentimenti e quelle sensazioni che si scatenano nella mia anima e che, altrimenti, non avrebbero voce.
Quali sono gli autori o gli stili ai quali ti riferisci, nello scrivere?
Generalmente non mi riferisco a nessun autore o stile in particolare. La mia è una poesia di getto, che viene scritta nel momento stesso in cui provo quello che scrivo. Se dovessi, però, individuare l'autore che sento più vicino, è sicuramente Eugenio Montale; lo stile è senza dubbio il Crepuscolarismo.
Il rapporto con te stessa e con il “femminile” come entra nella tua poesia?
Il rapporto con me stessa è il centro focale attorno al quale si sviluppa tutta la mia poesia. Generalmente, ad eccezione di qualche caso sporadico, sono i miei sentimenti i protagonisti di tutte le opere. Per quanto riguarda il “femminile”, all'interno della mia opera non è mai specificata o nettamente distinta la diatriba “maschile/femminile” o “uomo/donna” perché sono convinta che la poesia sia universale.
Che importanza ha il corpo all'interno della tua poesia?
L'importanza del corpo è limitata perché, come già detto, la mia è più una poesia di sensazioni e quindi la fisicità viene messa un po' in secondo piano. Certo non nego che anch'essa sia importante, in quanto è attraverso il corpo che proviamo i sentimenti. Nella mia opera si ritrovano, a volte, dei riferimenti fisici, ma sempre in relazione alle emozioni; nelle mie poesie, il corpo è il mezzo usato dalle sensazioni per esprimersi.
Secondo te, esiste o dovrebbe esistere una poesia “al femminile”?
La poesia, per me, dovrebbe essere universale, senza distinzioni. Tuttavia, una rivalutazione della figura femminile nella dimensione poetica è, senza dubbio, auspicabile, dal momento che nella letteratura italiana non vengono mai citate le donne in relazione a testi poetici.
La tua poesia intende svolgere anche un ruolo sociale, di rapporto con gli altri, con il tessuto culturale, con il mondo?
Sicuramente sì, vorrei che la mia poesia potesse svolgere un ruolo attivo all'interno della realtà sociale perché è importante riuscire a fondere insieme il mondo interno ad ogni persona, con la realtà che lo circonda. Siamo delle persone che vivono in un ambiente e nessuno di noi può prescindere dalla realtà in cui vive.
Pensi che la tua poesia possa essere fruita anche in modo diverso dalla pagina scritta, cioè attraverso la lettura ad alta voce, la performance o l'interazione con altre discipline artistiche? Quali sono le tue esperienze al riguardo?
Non mi è mai capitato di pensare ad una simile eventualità, ma certo sapere che la mia poesia potrebbe essere utilizzata come testo per una canzone, sarebbe una cosa che mi lusingherebbe molto.
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l'autore |
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Federica Mancinelli
(Foligno, 1986)
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Frequenta la Facoltà di Scienze Infermieristiche presso l’Università di Perugia, dopo essersi diplomata nel 2005 in istruzione classica con indirizzo linguistico. Frammenti di me è la sua prima opera poetica. |
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