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il libro / poesia |
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FAX GIALLO
di Mariano Bàino
ZONA 2001
pp.32 - EURO 3,10
ISBN 88 87578 25 7
Collana Azione poetica
diretta da Marco Berisso
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Con la perentorietà assertiva che la tradizione ha tessuto intorno alla spirometria dellendecasillabo, cui sarà dato sùbito però dessere spiantata e poi diffratta nella melodia sillabotonica modulata secondo schemi decisamente transversali, irrompe la tachilalia di questo poema-vortice di Bàino, a riprodurre, per quanti avvezzi dal modernismo in poi a rimasticare caratteri tipografici da leggere con le orecchie, il ronzio di un fax primi anni 90, di quelli insomma che lasciavano bave irregolari dun inchiostro sempre un po troppo carico, con quellimpacciata avversione per i vuoti (lhorror vacui degli elettrodomestici?) che convertiva solitamente le o in tanti indistinti schizzi dilaganti, se non colava sputi sullinfinito a testa in giù delle g, sbaffando di tanto in tanto qua e là, e di solito (e che crux! e che cazzo!) le porzioni sempre le più sensate, se non nel primitivo conversare galante telematico sensuose, del testo: il fax fila, fa bianche / bave, baffi di nullaggine... (lassa 4)." (dalla nota di Gabriele Frasca).
( ) fibrilla il fax: lumanità lumane genti ttinsieme sui 5
virgola 5 miliardi di caccoli ghigni pupi cazzimatti avanti
in regress alla ritmica dellun virgola 7 per cento ognanno
ttinsieme a capofitto incontro alle schififiche
sorti e regressive con arrivo ai sogli del 2000 in 6 virgola
2 miliardi di zomàrizombie in un ronzare oblioso
del perché lasciuttamento docchi, del percome gli occhi
sono sciutti quali anfore mùmmare langelle senza un flusciu [dacqua:
ttinsieme essendo o essendo stati un altro paio di manicheessendo come la moglie di cesare la gatta nel sacco in una torre davorio essendoci rivisti a filippi cavoli salvandoe capra insalutati ospiti essendo al cielo 7° in una ferrea botte essendo stati sulle spine prendendo papere cantonate a
regger moccoli essendo stati piantati in asso avendo preso granchi menando il can per laia lorso a modena potendo mangiare a ufo nascere in camiciola legandosela al dito levando dal foco castagne pillole dorando subendo o avendo subìto di tantalo il supplizio facendo fatiche dercole facendo come lasino di buridano cavalli essendo di battaglia sul libro nero essendo sotto legida entrandoci come culo con le quarantore come pomo della discordia come gioco che non vale la candela pagando ché pantalone paga paganini non ripete parlando di corda in casa dimpiccato perdendo tramontane piangendo lacrime di lacoste perdendo alla martin la cappa per un punto essendo o essendo stati presi in contropiede rimandando adcalendasgraecas sciogliendo nodi gordiani facendo autodafé una fatica di sisifo: il fax ci sinframmischia, frascheggia di un passare il quarto dora
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l'autore |
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Mariano Bàion è nato
a Napoli nel 1953. Ha pubblicato le raccolte di versi
Camera iperbarica (1983), Ônne e terra (1994), Pinocchio (moviole) (2000). è stato tra i fondatori del Gruppo 93. Fax giallo è stato edito per la prima volta nel 1993, in settanta copie numerate e firmate, dalla stamperia darte Il Laboratorio, in Nola (Na). |
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