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il libro / poesia |
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A una prima lettura, sembra che l’intero far poesia di K sia drammatico, in quanto drammatica ne è l’origine: stupore e ribellione di fronte all’orrore del mondo. Poi, e velocemente, tutto si capovolge, il drammatico diventa la grammatica che definisce un mondo costruito da un ego spropositato che trancia via ogni fede precedente, fiducia, senso reale del tempo o regola di viaggio.
Egli “emana” intendo quasi fisicamente, non la visione che ognuno ha dell’universo con i vari rapporti umani e sentimentali, bensì una qualità di mondo utile a che lui solo possa soffrirne, sopportarlo e parlare. Disperarvisi dentro, nella fedeltà dichiarata a se stesso che quella rappresentata sia l’unica Terra possibile. E fa poesia. (dalla prefazione di Cristina Annino)
In questa nuova raccolta poetica, Franz Krauspenhaar rimescola le sue carte e i suoi registri con risultato, ancora una volta, spiazzante. Il microcosmo dell'esistenza - tra dichiarazioni programmatiche d'immortalità e una pastina in brodo - qui si dilata e palpita a volte in modo parossistico, quasi come se quel microcosmo non fosse il barattolo nel quale l'insetto soffoca e muore, o il bozzolo dal quale nasce a nuova vita.
E' la disperante sospensione in cui si agita, gambe all'aria, l'insetto kafkiano quella che scuote Franz Krauspenhaar, e non dà pace alla sua poesia. Tesa a una metamorfosi immanente e quindi, per sua natura, praticamente "impossibile": non potrà che osservare il soffitto, compulsare la dieta, guardare dal suo occhio sfaccetato e mobile un mondo sempre troppo stretto, e deforme di là dal vetro, nutrire la speranza che - prima o poi - qualcosa accada, il destino si compia.
Non c’è che una solitudine, una sola.
Attraversa le braccia della giacca,
si posa sulla cenere della sigaretta,
atterra sui capelli tra la pioggia e
si stanca delle scarpe, delle mani
strette, e si acciglia per il bianco
sparato della neve, il blitz del tempo
in un inverno che non ha mai fine,
fino a una primavera che non vedi.
Solitudine
La collana
Level 48. Parole e musica in libreria
Un progetto che viaggia sulla linea di confine tra poesia, narrativa, musica, teatro. Differenti forme d'arte e creatività, opere nate per essere performate. Vai al catalogo per conoscere gli altri titoli e autori della collana >>>
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l'autore |
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Franz Krauspenhaar
(1960) |
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FK è tra gli scrittori italiani contemporanei uno dei più prolifici e sorprendenti, per stile, timbro e libertà di pensiero. E' autore di vari titoli di narrativa - tra cui Era mio padre (Fazi) e Un viaggio con Francis Bacon (ZONA Novevolt) - ma in versi esprime una verità ancor più nuda e ribelle. Dopo Franzwolf (Manifattura Torino Poesia), effekappa è la sua seconda raccolta poetica. |
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