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il libro / poesia |
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D'AMORE E DI ALTRE SEVIZIE
poesie di Stefano Zuccalà
ZONA 2006
pp. 72 - EURO 10
ISBN 88 89702 47 8
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L'errore migliore
Ti direi: lasciami cadere,
lasciami scorrazzare in lungo e in largo, di sera,
per poi tornare sempre sullo stesso punto.
Perché possa sentirmi immobile
dopo le inutili odissee del giorno,
per ritrovarmi negli stessi ghigni
che conosci molto bene, ormai.
In realtà non esiste movimento,
lo sanno un po’ tutti.
Si ruota sempre sullo stesso asse
con le vertigini che ci stringono le reni,
aggrappate alle maniglie di questo roseo
carnale niente.
Tu lasciami cadere
affinché io possa sostenerti
dopo averti fatta roteare nell’aria
in un moto centripeto di profumi, voglie.
Non chiedo nient’altro
perché non sono un altro, ma sono
esattamente l’errore migliore
che i tuoi ultimi anni hanno desiderato.
Verrebbe voglia di mettersi al pianoforte e musicare questi versi. [...] Ritmo swing, armonie jazz, naturalmente. [...] Stefano Zuccalà è un poeta che non prende sul serio il ruolo della poesia, o che della poesia è talmente innamorato, talmente cosciente, da accostarvisi con referenzialità ironica, con la consapevolezza di chi riconosce all’arte del versificare una tale dignità da non poter fare altro che “arricciare le dita per non accarezzarla” bollando senza troppe perifrasi come delirante “il sublime” (dall’introduzione di Livio Romano).
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l'autore |
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Stefano Zuccalà
(Galatone, Lecce, 1980)
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Studia Lettere Moderne, ha pubblicato Quaderno in la minore (2001) e Nadir (2004), nonché svariati testi letterari on line... |
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