Il Musichiere. Canzonissima. Cinema, che follia!
Studio Uno. Giardino d’inverno. Al Paradise.
Teatro 10. Biblioteca di Studio Uno.
Speciale per noi. Sai che ti dico? Milleluci.
Dove sta Zazà? Fatti e Fattacci. Mazzabubù.
Bambole, non c’è una lira. Il ribaltone.
Giochiamo al variété. Come Alice...
Per oltre trent’anni i più grandi spettacoli televisivi
del sabato sera portano la sua firma.
Antonello Falqui, il re del varietà.
Dagli albori della Rai in bianco
e nero, nei primi anni Cinquanta, fino alla metà degli anni Ottanta, quando l’avvento della “tv commerciale” sovvertì le regole del gioco, il re incontrastato del varietà televisivo italiano è stato uno solo:
Antonello Falqui.
Signore in abito lungo, anfitrioni in smoking, eleganza, misura e bellezza. Così i telespettatori sono stati accolti alla festa del sabato sera, dove tutto era predisposto e selezionato con la cura e il gusto più esclusivi.
Ha tenuto a battesimo e reso popolari presso il grande pubblico decine e decine di artisti, e non solo italiani. Per la sua capacità di scovare vedettes in tutto il mondo, fu ribattezzato “la piccola ONU
del varietà televisivo”.
Formatosi al Centro Sperimentale
di Cinematografia di Roma sul finire degli anni Quaranta, applicò alla tv quel magico “tocco” che in molti hanno paragonato a quello
di Ernst Lubitsch, il maestro della sophisticated comedy.
Un “tocco” ineguagliato,
per genio, stile e inventiva,
che ha fatto grande la nostra tv.
Questo libro ripercorre la sua straordinaria e feconda carriera, anche attraverso una lunga intervista rilasciata dallo stesso Falqui e le testimonianze di molti artisti che hanno lavorato con lui.
Un doveroso tributo a uno dei più grandi artefici dell’arte dell’intrattenimento, a un uomo di spettacolo che della leggerezza ha fatto autentica cultura.
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